Un 2022 di successo per l’ospitalità italiana

Un 2022 di successo per l’ospitalità italiana

Il fuori casa chiude con numeri positivi grazie al turismo ma il cliente, che non rinuncerà ad uscire, cambierà abitudini e andrà coccolato e monitorato.
 

L’ospitalità è ripartita, alla grande, anche superando le aspettative. Grazie a un’estate clamorosa, spinta dalla ripresa dei flussi turistici. E con una bella certezza in tasca: del fuori casa il consumatore non può più fare a meno e certamente non l’abbandonerà. Magari rimodulerà le presenze. Ed è qui che ci vorrà da parte dell’operatore flessibilità, attenzione alle nuove esigenze in tutti i momenti di consumo e monitoraggio costante dei costi, lato azienda, e dei trend, lato cliente. Con un grande aiuto che viene dalla digitalizzazione e dalla tecnologia, a partire dall’analisi dei dati.

Il 2022 secondo TradeLab si chiuderà per il fuori casa in Italia a quota 82 miliardi: non ancora a livello del 2019 che aveva segnato l’eccezionale risultato di 85 miliardi, ma assai vicino. E certamente in grande ripresa su un 2020 fermo a 54 miliardi e un 2021 che chiuse a 65 miliardi.

Iri-Npd stima una crescita nel 2022 di circa 30,8 punti sul 2021 di cui 21,9 derivati dai volumi e l’8,9% dall’inflazione. L’anno che si sta chiudendo infatti ha introdotto un elemento importante: il fattore prezzo, con il quale nel 2023 sarà necessario fare i conti (letteralmente).

Occorrerà insomma navigare a vista, monitorare la situazione nazionale e internazionale e adattarsi alle nuove esigenze del consumatore, che, l’abbiamo detto, uscirà meno ma non rinuncerà ad uscire. E quando uscirà vorrà vivere un’esperienza emozionante.

Da questo punto di vista, per loro storia e struttura, sembrano ben posizionate le catene della ristorazione, che da sempre possono contare su un approccio manageriale, sull’adozione veloce delle ultime tecnologie e sulle economie di scala. E infatti stanno iniziando a crescere anche in un Paese tradizionalmente refrattario come l’Italia. Dal 2019 al 2021 sono passate dal 7 al 10% del totale fuori casa, ci dice TradeLab, con 10mila punti vendita divisi tra 700 insegne.

Ancora poche, ma va calcolato che il cliente tipo ha 18-24 anni: un target che crescendo si porterà dietro le sue abitudini, mettendo in difficoltà l’offerta più tradizionale che non vuole stare al passo con i tempi, riprogettando l’offerta.

Per tutti dunque l’appuntamento con il futuro del fuori casa è in presenza a fieramilano Rho dal 13 al 17 ottobre 2023, e su tutti i canali @hostmilano per un costante aggiornamento dei nuovi trend.

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