Come ogni anno, il 13 maggio si celebra il World Cocktail Day, una data molto attesa dagli amanti dei cocktail, dall’industria alberghiera e dalla ristorazione. La scelta del giorno non è casuale: il 13 maggio 1806, infatti, è stato coniato il termine “cocktail” per indicare la miscelazione di bevande alcoliche e fu pubblicato sul giornale americano The Balance and Columbian Repository.
Più di 200 anni dopo, la parola “cocktail” è nota in tutte le lingue. In un certo senso, ciò è dovuto al fatto che le bevande alcoliche fanno parte della vita quotidiana della maggior parte delle persone. Si tratta, quindi, di un settore che muove denaro e crea posti di lavoro. Secondo i dati pubblicati da Federvini e Coldiretti su base Istat, solo in Italia il mercato delle bevande alcoliche ha registrato un valore di 14 miliardi di euro nel 2022 e offre 1,3 milioni di posti di lavoro nei più svariati ambiti del settore.
Per quanto riguarda, invece, la categoria degli “spirits” (distillati, liquori, aperitivi, amari e acquaviti) l’export è la forza dominante e continua a registrare performance positive, con un aumento del +32% a valore e un aumento del +21% a volume nel 2022. Tra gennaio e agosto 2022, i liquori made in Italy hanno generato incassi per 345 milioni di euro (+27% sul 2021) e, grazie alle ottime performance dei pre-mixati, gli aperitivi alcolici restano in cima alla classifica con un +18% rispetto al 2021. Inoltre, per vini e alcolici, nel mercato italiano si può notare una ripresa dei consumi “fuori casa” nel 2022, con il mercato AFH che ha toccato i 90 miliardi di euro (+38% vs 2021; +6% vs 2019). [Fonti: Dati Federvini 2022, Bilancio Coldiretti su base Istat]
In occasione del World Cocktail Day 2023, XChannel, prima società di consulenza per il Marketing e la Comunicazione crosscanale, ha applicato il suo metodo quanti-qualitativo basato su big-data e semiotica per analizzare i trend delle bevande alcoliche su Amazon Italia e identificare così le preferenze dei consumatori italiani. Ecco cos’ha scoperto la società di consulenza di Milano. Tutti i numeri sono ricavati attraverso i tool di XChannel.
Nella categoria “Birre, Vini e Alcolici”, i primi dieci prodotti hanno generato secondo i tool di XChannel vendite per un totale di oltre 240K€ negli ultimi 30 giorni e, tra le bevande più vendute in questa categoria, spiccano lo scotch whisky (Lagavulin), il gin (Malfy) e il rum (Don Papa Roko).
Passando alla categoria “Bevande e Cocktail Pronti”, le vendite hanno superato secondo XChannel oltre 18K€. I prodotti più gettonati sono l’Aperol, il Negroni pronto da bere di Peter in Florence e la scatola di degustazione di 10 cocktail misti di NIO Cocktails.
Anche nella sezione “Alcolici” le vendite sono state significative, con un totale secondo XChannel di quasi 240K€. È interessante notare come i prodotti più venduti in questa categoria siano gli stessi della macrocategoria, ovvero Lagavulin, Malfy e Don Papa Roko.
Analizzando con i tool di XChannel le tre categorie di bevande alcoliche più utilizzate nella preparazione di cocktail, ossia gin, rum e vodka, emerge un dato interessante: in Italia, i Gin e i Rum sono molto più popolari della Vodka. Le vendite dei gin hanno superato i 150K€, seguiti dai rum, con 133K€, e dalle vodka, che chiudono la classifica con vendite per 17K€. Tra i gin più amati dai consumatori italiani si distinguono Malfy, Roku e Hendrick’s; per i rum, invece, i preferiti sono Don Papa Baroko, Zacapa e Diplomático; mentre per quanto riguarda le vodka, Grey Goose, Beluga e Keglevich sono le più acquistate.
Secondo Alessandro Filippini, Big Data Analyst in XChannel e autore dell’analisi, “E-commerce e bevande alcoliche rappresentano un connubio vincente, in grado di offrire ai consumatori la possibilità di scoprire e acquistare una vasta gamma di prodotti, aumentando la competitività del mercato e aprendo nuove opportunità per i produttori.“
Il settore delle bevande alcoliche in Italia trova una grande opportunità nell’ambito dell’e-commerce; infatti, nonostante l’industria abbia già raggiunto livelli di fatturato considerevoli, c’è ancora uno spazio significativo per la crescita e l’espansione di un mercato ricco di sfaccettature e opportunità.
È interessante notare come, nonostante la presenza di numerosi prodotti, alcune categorie abbiano registrato picchi di vendite particolarmente importanti. Il whisky si è affermato come una scelta popolare tra i consumatori italiani, godendo di un discreto successo sul mercato; tuttavia, sono il rum e soprattutto il gin a dominare la scena, con una grande domanda da parte dei consumatori italiani.
“Questi dati riflettono l’evoluzione delle preferenze degli utenti nel mercato delle bevande alcoliche in Italia. La continua crescita dell’e-commerce offre nuove opportunità per i produttori e i rivenditori del settore, consentendo loro di raggiungere un pubblico più ampio e di soddisfare le esigenze specifiche dei consumatori. Gli attori del settore sono incoraggiati a sfruttare queste opportunità per adattarsi alle tendenze di mercato emergenti e offrire una varietà di prodotti che rispondano alle richieste dei consumatori italiani.” dichiara Giulia Di Giacomo, Head of Marketplace in XChannel.