San Hô, La Finca, Chez Lumière, Arrozante e Poemas sono alcuni dei ristoranti della famosa catena alberghiera che basano il proprio lavoro e la propria proposta su questo principio
Il concetto di gastronomia sostenibile coinvolge tutto ciò che risulta essere legato a un consumo di cibo che non abbia un impatto negativo sull’ambiente, per rivalutare la cucina con prodotti locali in cui tener conto dell’origine degli ingredienti (come vengono coltivati, come raggiungono i punti vendita …) e in cui le risorse naturali non siano sprecate per non danneggiare l’ambiente e la salute.
In questo senso, Barceló Hotel Group si impegna a salvaguardare, diffondere e promuovere il patrimonio culturale gastronomico, abbracciando anche un turismo più sostenibile, attraverso il lavoro e le scelte di alcuni suoi ristoranti come il San Hô, presso il Royal Hideaway Corales Resort, La Finca, presso La Bobadilla, a Royal Hideaway Hotel, entrambi con una stella Michelin, il Chez Lumière, presso il Royal Hideaway Sancti Petri, l’Arrozante, presso il Barceló Tenerife e il Poemas, presso il Santa Catalina, a Royal Hideaway Hotel.
Incrocio peruviano-giapponese con accento canario
Situato all’interno dell’hotel Royal Hideaway Corales Resort 5* GL, il ristorante San Hô rappresenta l’eccellenza della fusione della cultura peruviana e di quella giapponese con un forte accento canario. Questa combinazione, unica nell’isola di Tenerife, gli è valsa il riconoscimento di una stella Michelin.
Tutti i suoi piatti hanno una cosa in comune: l’origine degli ingredienti.
In entrambi i meniu troverete piatti come il “carabinero de la Santa” o il “gambero delle Canarie”, il “beurre blanc allo zenzero” e l’”olio di shiso”.
Il San Hô, lavora attraverso una sorta di economia circolare, attingendo principalmente da una lunga lista di piccoli produttori dell’isola. Un produttore molto importante per il ristorante è la Finca la Calabacera, dove gli chef lavorano a stretto contatto con la proprietaria, Dulce Acevedo, non solo incorporando i suoi prodotti nei piatti, ma anche aiutandola a cercare miglioramenti nella produzione. I prodotti biologici della fattoria sono inclusi anche nei piatti di verdure.
Le radici granadine e malaghegne de La Finca
La Finca, il ristorante de La Bobadilla, Hotel Royal Hideaway 5*GL, ha ottenuto lo scorso anno la sua prima stella nella Guida Michelin Spagna e Portogallo 2023, la prima e unica nella provincia di Granada. La cucina di Fernando Arjona, con la consulenza di Pablo González, cerca di stupire i commensali attraverso un menu originale con prodotti 100% locali, come i pistacchi di Antequera, gli asparagi di Huétor Tájar, l’olio della tenuta stessa, i gamberi di Motril e le mele della Costa Tropical.
Anche in questo caso due menu: il primo, “Cercanía”, consiste in sei antipasti; servizio di pane, burro, olio e paté; caviale di Riofrío; due piatti principali e dessert. Il secondo, “Entre dos Tierras”, è composto da sei antipasti; pane, burro, olio e paté; caviale di Riofrío; quattro portate principali; una tavola di formaggi artigianali della Ruta Andalusí; pre-dessert e dessert.
Una brasserie con influenze di Cadice
Chez Lumière è la proposta gastronomica dell’hotel Royal Hideaway Sancti Petri, ispirato alle brasserie francesi e con la consulenza dello chef Juanlu Fernández. Nel suo menu è evidente l’ispirazione alla cucina francese e il chiaro impegno verso gli ingredienti locali e di stagione.
Sapore, prodotti e cottura lenta sono i tre termini che descrivono questa proposta che fonde la nouvelle cuisine con le ricette di Cadice. Chez Lumière offre inoltre un’esperienza gastronomica a 3600, accompagnata da una selezionata lista di vini locali, nazionali e internazionali che cercano di esaltare la personalità di ogni piatto.
Piatti di riso tipici della laguna valenciana
Al ristorante Arrozante è possibile gustare una delle migliori paelle della Spagna. Con un concetto gastronomico basato su piatti di riso d’autore, il suo menu è consigliato dal rinomato chef Carlos Otaola.
L’ingrediente principale di questo spazio è il riso bombita, una varietà coltivata nella regione di Ribera Baja a Valencia, con cui si preparano le paelle, l’arroz del senyoret, piatti di riso con brodo o miele, come l’aragosta o l’anatra e il foie.
Nel caso del Barceló Tenerife, l’essenza di riso di Valencia si mescola con i prodotti più genuini e locali delle Isole Canarie come i pomodori biologici a chilometro 0 e le patate rugose, tra le altre materie prime.
Per portare avanti questo impegno e promuovere l’agricoltura locale, il ristorante collabora direttamente con la Gestión del Medio Rural de Canarias (GMR), che avvicina i piccoli agricoltori di Tenerife ai clienti di tutto il mondo.
Una cucina d’avanguardia che vanta prodotti canari
Poemas, il prestigioso ristorante stellato dei fratelli Padrón a Santa Catalina, a Royal Hideaway Hotel, è un punto di riferimento nella capitale di Gran Canaria. Si distingue per la sua linea gastronomica basata sulla cucina d’autore, che esalta i prodotti delle Canarie con un approccio d’avanguardia lontano dalle ricette tradizionali e influenzato da sapori e consistenze internazionali.
Il prodotto è il co-protagonista della proposta. Ci sono piatti come il torrone di sanguinaccio o i pomodori sott’aceto che sono realizzati praticamente con prodotti locali al 100%.
Il ristorante collabora anche con Brotes El Sol, un’azienda del sud di Gran Canaria, principale fornitore di fiori commestibili, germogli ed erbe aromatiche.
Vale la pena menzionare anche la linea di vini del ristorante, che incorpora una delle opzioni di abbinamento con vini 100% locali, in molti casi provenienti dalla stessa isola di Gran Canaria. Si tratta sempre di piccoli produttori a basso intervento o addirittura biologici.